I primi quattro brani dimostrativi, Rondò veneziano, San Marco, Andante veneziano e un altro non identificato, furono composti e diretti da Reverberi e registrati ai Varirecording Studios di Milano dall'ingegnere del suono Plinio Chiesa, con un'orchestra da camera genovese di recente formazione. Alla Baby Records i provini piacquero e pertanto furono composti altri cinque pezzi, completando i nove del primo album omonimo.[10]
Il 22 ottobre 1980 fu pubblicato il primo album Rondò veneziano e già dal 22 gennaio 1980 il brano omonimo Rondò veneziano fu scelto da Silvio Berlusconi, sotto consiglio di Freddy Naggiar, come sigla di apertura e chiusura dei programmi della nascente Canale 5, destando la curiosità per circa un anno. Il brano andava in onda sei volte al giorno (e con una coda strumentale diversa senza lo sfumato) e la ricerca del brano incuriosiva l'ascoltatore che non conosceva né titolo né esecutore, come confidò Shel Shapiro a Reverberi successivamente.[1][13]
Rondo Veneziano
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La prima apparizione ufficiale del gruppo avvenne sempre su Canale 5 in una puntata di Popcorn del 1981 con un'intervista a Gian Piero Reverberi di Augusto Martelli.[14] Il successo di quello che lo stesso Reverberi definì un esperimento, fu inaspettato e in Italia l'album fu tra i dischi più venduti dell'anno guadagnandosi il 10º posto in classifica.[15]Lo stesso brano Rondò veneziano fu anche adottato come sigla del Tg l'una, quasi un rotocalco per la domenica per un breve periodo del 1981.
Esattamente un anno dopo dal successo de La Serenissima, il 15 ottobre 1982, arriva sul mercato il terzo album dei Rondò Veneziano intitolato Scaramucce. Questo può essere considerato il primo tentativo di concept album dell'ensemble poiché descrive in maniera più accentuata le mascherate e la vita di corte del Settecento a Venezia.[20] Rispetto ai primi due album pressoché acustici qui compaiono leggeri arrangiamenti con elementi elettronici. Molto influente è nelle melodie lo stile del barocco veneziano (il singolo omonimo è un evidente omaggio al brano La pulce d'acqua di Angelo Branduardi composto nel 1977) mentre la maggior parte delle composizioni, in particolare Arabesco e Pulcinella, è caratterizzata da una ritmica più accentuata.[20] Per la sua promozione il gruppo partecipò, nello stesso mese, alla trasmissione televisiva di Canale 5 Premiatissima (nella squadra Fortissima capitanata dai Ricchi e Poveri). Il 31 dicembre e l'8 gennaio 1983 furono ospiti su Rai 1.a Domenica in[21] e il 2 gennaio a Fantastico.[22]
Con l'uscita di Odissea veneziana nel 1984 inizia il cosiddetto secondo periodo stilistico del gruppo. Sebbene brani come Tiziano, Campo dei mori e Rosso veneziano siano nello stile tipico dei Rondò Veneziano, il disco è basato su arrangiamenti più elettronici e melodie pop, come nel caso di Ca' d'Oro (composto in forma rapsodica), Prime luci sulla laguna e Fantasia veneziana.[20] Il tema di Odissea veneziana, arrangiato da Reverberi, nasce dall'idea di Dario Farina, cantante e autore di molte canzoni di Al Bano e dei Ricchi e Poveri per la Baby Records, di parafrasare le prime note della Toccata e fuga per organo BWV 565 di Johann Sebastian Bach.[20] Il 2 dicembre 1984 l'ensemble fu ospite a Domenica in su Rai 1 insieme a Edoardo Bennato, Angelo Branduardi, Lucio Dalla e Renato Zero.[27] Il brano Odissea veneziana fu usato nello spot della Fiat Uno come Auto dell'anno nel 1984.[28]
I brani Bettina e Rondò veneziano tratti dall'album The Best of Rondò Veneziano - Vol. 1 (1996) sono entrati nella iTunes Top 100 Pop Songs d'Israele dal 1º al 7 giugno 2020 rispettivamente alla 76ª e alla 78ª posizione.[70] Rondò Veneziano Laudamus Jesus tratto dall'album Sinfonia di Natale (1995) è entrato alla 4ª posizione nella Radio Top 100 Classical Songs dell'Ungheria dal 27 aprile al 3 maggio 2020.[71] Andante veneziano tratto dall'album Fantasia d'autunno - Fantasien zur Herbstzeit (1998) è entrato alla 93ª posizione nella Radio Top 100 Pop Songs del Messico dal 23 al 29 marzo 2020.[72]
La combinazione di accenti regolari e di accenti sincopati, la costruzione binaria o addirittura periodica, l'assenza di pause sia nei temi sia nei punti di cesura e le melodie strutturate a base di triadi sono altri elementi ricorrenti nei temi composti dal Reverberi per esempio nei brani Rondò veneziano, Misteriosa Venezia e Campo dei mori.[80] 2ff7e9595c
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